Li po


Sotto la luna, un festino solitario

 

Seduto lì tra i fiori, con la brocca di vino-,

festino solitario, privo di amici intimi-,

elevo il mio boccale e invito il chiar di luna.

Insieme all’ombra, poi, saremo in tre,

giacché la luna non si negherà al bere.

E mentre l’ombra seguirà il mio corpo,

intanto, al fianco suo, io scorterò la luna.

La via della gaiezza termina a primavera;

mentre la luna ondeggia, al mio canto, qua e là.

Ed ha un sussulto l’ombra, fremendo, alla mia danza.

Da sobri, noi viviamo di una gioia comune;

quando poi, nell’ebbrezza, ciascuno si disperde.

Noi tre, per sempre uniti, vagando senza affetti,

infine, in lontananza saremo alla Via Lattea.