TONINO GUERRA


La farfala

Cuntent propri cuntent
a so stè una masa ad volti tla voita
mo piò di tott quant ch’i m’a liberè
in Germania
ch’a m so mes a guardè una farfala
senza la voia ad magnela.

 

La farfalla

Contento, proprio contento

sono stato molte volte nella vita

ma più di tutte quando

mi hanno liberato in Germania

che mi sono messo a guardare una farfalla

senza la voglia di mangiarla.


Biografia del poeta


Tonino Guerra (Sant’Arcangelo di Romagna 1920-2012)

Antonio Guerra, detto Tonino, nacque a Santarcangelo di Romagna il 16 marzo 1920. Nel 1944 venne deportato in Germania e rinchiuso in un campo d’internamento a Troisdorf. Conosceva a memoria i Sonetti romagnoli di Olindo Guerra e li recitò ai compagni di prigionia, poi iniziò a recitare poesie composte da lui.  Solo dopo la fine del conflitto mondiale, nell’agosto del 1945, ritornò a casa. Nel 1946 si laureò in Pedagogia all’Università di Urbino, discutendo la tesi dal titolo “Poesia dialettale romagnola del Novecento” con il professore Francesco Valli. Avendo conservato le poesie composte nel campo di prigionia, decise di pubblicarle a sue spese nella raccolta “I Scarabocc”. Attorno a lui si formò a Santarcangelo un gruppo spontaneo di giovani poeti, di cui facevano parte anche Raffaello Baldini, Nino Pedretti e Gianni Fucci. Nel 1953 si trasferì a Roma, dove avviò una fortunata carriera di sceneggiatore. Durante la sua lunga attività collaborò con alcuni tra i più importanti registri italiani del tempo: Michelangelo Antonioni, Francesco Rossi, Federico Fellini, i fratelli Taviani. Con Michelangelo Antonioni lavorò al film “Deserto Rossi”, girato a Ravenna nel 1964 e al film “Blow-Up”, candidato al premio Oscar nel 1967. Negli anni settanta scrisse oltre venti film, sia per il cinema che per la televisione e più di dieci libri. Nel 1974 firmò Amarcord, la sua prima sceneggiatura per Fellini.

Nel 1975, durante uno dei suoi viaggi in Russia, conobbe Eleonora Kreindlina, se ne innamorò, sciolse il precedente matrimonio e la sposò nel 1977. La frequentazione della Russia, dell’Armenia e della Georgia gli fece tronare la voglia di dipingere, passione che prese piede a partire dagli anni ottanta e che divenne la sua attività prevalente nell’ultima parte della vita, che trascorse a Pennabilli, dove diede vita a numerose installazioni artistiche e mostre permanenti che prendono il nome de “I luoghi dell’anima”. Tra le le installazioni a Pennabilli: “L’Orto dei frutti dimenticati”, “Il Rifugio delle Madonne abbandonate”, “La strada delle meridiane”, “Il Santuario dei pensieri”, “L’Angelo coi baffi”. Nel 2010, in occasione dei suoi 90 anni, ricevette il David di Donatello alla carriera. Il 10 novembre 2010 fu insignito dall’Università di Bologna del Sigillum Magnum. Tonino Guerra è morto a Santarcangelo di Romagna il 21 marzo 2012 all’età di 92 anni, in coincidenza con la celebrazione della giornata Mondiale della Poesia istituita dall’Unesco. Le sue ceneri sono state incastonate nella roccia, al di sopra della sua casa dei mandorli, a Pennabilli.  Il suo archivio è conservato presso il centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell’Università di Pavia. 

NICOLA FILAZZOLA

Sul gradino inferiore una figura sulla destra, in giallo, su una strada bianca.
Sulla sinistra un tronco d'albero, unico segno di vegetazione.
Sul gradino superiore, al di qua del filo spinato e delle baracche del campo di concentramento, una farfalla nel cielo azzurro.

BIOGRAFIA DELL'ARTISTA


Nicola Filazzola (Ferrandina - 1947)

Vive e lavora a Matera, con studio negli antichi rioni Sassi. Agli inizi degli anni ’70 l’attività artistica incrocia la passione politica e l’impegno civile.

Risale a quell’epoca l’incontro con gli artisti Ennio Calabria e Vittorio Basaglia, esponenti di rilievo della Nuova figurazione

con i quali stabilisce saldi legami di amicizia. Ha tenuto mostre personali nelle maggiori città italiane ed estere. 

Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private. 

Tra le personalità che hanno scritto di Filazzola si ricordano Leonardo Sinisgalli, Ernesto Treccani, Tonino Guerra, Giorgio Celli, Antonello Trombadori, 

Arcangelo Leone de Castris, Vittorio Savona, Giorgio Seveso, Duilio Morosini, Dario Micacchi, Francesco Vincitorio, Vito Riviello, 

Elisa Acanfora, Sandra Giannattasio, Aldo Musacchio, Massimo Novelli, Ennio Calabria, Vittorio Basaglia, Fausto Cimara, Giuliano Gurrieri, Toni Toniato, Gigi Mattei Gentili, Rocco Brancati, Rino Ciccimarra, Mario Colonna, Gianpiero Perri, Ivan Russo, Chiara Milesi, Rita Giannini.

Della sua grafica si segnala la cartella di acqueforti-acquetinte del 1978: Violenza e politica in provincia di Matera, 1902-1940, 

così come da ricordare sono i ritratti di don Abbondio, padre Pirrone, don Traiella raccolti nel quaderno Poesia del disamore e della paura, una riflessione crudele sui rapporti clero e potere. Nel 1988 pubblica Il fante di Tursi, opera grafica e ragionata nata dalla lettura dei monumenti di guerra della Basilicata.

Nel 2004 nella Sala Museale del Baraccano di Bologna, espone il ciclo pittorico dedicato alle trasformazioni della campagna meridionale. Da alcuni anni, negli ipogei del suo studio, promuove interessanti incontri culturali, tra cui quello con le opere di Tonino Guerra.