Nicola Filazzola (Ferrandina - 1947)
Vive e lavora a Matera, con studio negli antichi rioni Sassi. Agli inizi degli anni ’70 l’attività artistica incrocia la passione politica e l’impegno civile.
Risale a quell’epoca l’incontro con gli artisti Ennio Calabria e Vittorio Basaglia, esponenti di rilievo della Nuova figurazione,
con i quali stabilisce saldi legami di amicizia. Ha tenuto mostre personali nelle maggiori città italiane ed estere.
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.
Tra le personalità che hanno scritto di Filazzola si ricordano Leonardo Sinisgalli, Ernesto Treccani, Tonino Guerra, Giorgio Celli, Antonello Trombadori,
Arcangelo Leone de Castris, Vittorio Savona, Giorgio Seveso, Duilio Morosini, Dario Micacchi, Francesco Vincitorio, Vito Riviello,
Elisa Acanfora, Sandra Giannattasio, Aldo Musacchio, Massimo Novelli, Ennio Calabria, Vittorio Basaglia, Fausto Cimara, Giuliano Gurrieri, Toni Toniato, Gigi Mattei Gentili, Rocco Brancati, Rino Ciccimarra, Mario Colonna, Gianpiero Perri, Ivan Russo, Chiara Milesi, Rita Giannini.
Della sua grafica si segnala la cartella di acqueforti-acquetinte del 1978: Violenza e politica in provincia di Matera, 1902-1940,
così come da ricordare sono i ritratti di don Abbondio, padre Pirrone, don Traiella raccolti nel quaderno Poesia del disamore e della paura, una riflessione crudele sui rapporti clero e potere. Nel 1988 pubblica Il fante di Tursi, opera grafica e ragionata nata dalla lettura dei monumenti di guerra della Basilicata.
Nel 2004 nella Sala Museale del Baraccano di Bologna, espone il ciclo pittorico dedicato alle trasformazioni della campagna meridionale. Da alcuni anni, negli ipogei del suo studio, promuove interessanti incontri culturali, tra cui quello con le opere di Tonino Guerra.