LUCREZIO

 

…Nec superare quent motus itaque exitiales

perpetuo neque in aeternum sepelire salutem,

nec porro rerum genitales auctificique

motus perpetuo possunt servare creata.

Sic aequo geritur certamine principiorum

ex infinito contractum tempore bellum.

Nunc hic nunc illic superant vitalia rerum

et superantur item. Miscetur funere vagor

quem pueri tollunt visentes liminis oras;

nec nox ulla diem neque noctem aurora secutast

quae non audierit mixtos vagitibus aegris

ploratus mortis comites et funeris atri…

 

…Così i moti rovinosi non possono prevalere/per sempre e seppellire in eterno la possibilità di esistenza,/né i moti che generano e producono l’accrescersi delle cose/possono conservare in perpetuo ciò che hanno creato./Si svolge così con incerta contesa di elementi/primordiali una guerra ingaggiata da tempo infinito./In luoghi e in momenti diversi trionfano i germi vitali dei corpi,/e a vicenda soccombono. Si mischiano pianti di morte/e vagiti levati da fanciulli che vedono le rive della luce;/una notte non segue a un giorno, né un’alba a una notte,/che non abbia ascoltato, confusi con tristi vagiti,/lamenti compagni di morte e di funebri esequie…


dal De rerum natura (II, 569-580) 


Biografia del poeta

Lucrezio (Campania, 98 a.C. – Roma 55 a.C.)


Il poeta e filosofo latino Tito Lucrezio Caro è noto per il suo poema De rerum natura.

L’opera, di natura scientifica-filosofica, è scritta in esametri e suddivisa in sei libri. In essa Lucrezio riprende le tesi della filosofia di Epicuro ed evidenzia il contrasto tra ratio (ragione) e religio (religione) in cui la prima è vista come strumento di verità ‘che squarcia le tenebre dall’oscurità’ e la seconda come cieca ignoranza.

ANDREA LANZA


I contrasti e le contraddizioni come elementi essenziali della realtà magmatica del mondo e dell’esistenza. Due gradini in bianco e nero ove si contrappongono in diagonale due grandi pietre emergenti: una scura e triangolare, l’altra bianca e circolare. Ad esse fanno da contrappunto due vuoti che rivelano come la superficie bianca nasconde uno strato nero e, viceversa, quella nera uno strato bianco. Al centro un ‘cerchio della vita’ superiore composta di pietre estratte dagli elementi topici del paese (il ponte medievale, il castello, la cattedrale, la rupe di S.Nicola, ecc.) ed una bacheca inferiore ove sono depositate pietruzze del fiume.

biografia dell'artista


Andrea Lanza ( ) 

vincitore della X edizione della borsa di studio ‘Joseph Stella’

Dopo aver conseguito la maturità artistica a Genova ed essersi diplomato in arte drammatica ad Alessandria,
ha completato la sua formazione presso la Scuola d’Arte drammatica ‘Paolo Grassi’ di Milano.

Ha perfezionato la propria formazione professionale nella tradizione teatrale europea ed orientale attraverso gli incontri significativi con il lavoro di numerosi artisti tra i quali Marco Baliani, Giorgio Barberio Corsetti, Jean Daniel Fricker (butô dance), Kuniaki Ida, Umewaka Manzaburo (Umewaka Kenuôkai, Tokyo), Eimuntas Nekrosius, Nyrupama Nityanandam (Theâtre du soleil, Paris), Marco Paolini, Roman Siwulak, Gianpiero Solari, Julie Stauzak (Pina Bauch Tanztheather, Wupperthal).