EUGENIO MONTALE


Meriggiare pallido e assorto

presso un rovente muro d’orto,

ascoltare tra i pruni e gli sterpi

schiocchi di merli, frusci di serpi.

 

Nelle crepe del suolo o su la veccia

spiar le file di rosse formiche

ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano

a sommo di minuscole biche.

 

Osservare tra frondi il palpitare

lontano di scaglie di mare

mentre si levano tremuli scricchi

di cicale dai calvi picchi.

 

E andando nel sole che abbaglia

sentire con triste meraviglia

com’è tutta la vita e il suo travaglio

in questo seguitare una muraglia

che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.


da Ossi di seppia

Biografia del poeta

Eugenio Montale (Genova 1896 - Milano 1981)

Tra i più importanti poeti italiani del ‘900.

Prende le distanze dal fascismo nel 1925 sottoscrivendo il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce. Nello stesso anno pubblica Ossi di seppia, la sua prima raccolta di poesie, edito da Piero Gobetti.

Nel 1927 si trasferisce dalla Liguria a Firenze, dove lavora presso l’editore Bemporad. Dirige dal 1929 Il Gabinetto scientifico letterario Vieusseux; nel frattempo collabora alla rivista Solaria e frequenta i ritrovi letterari del caffè delle Giubbe Rosse ove conosce Carlo Emilio Gadda e Vittorini. Pubblica nel soggiorno fiorentino le raccolte Le occasioni (1939), Finisterre (1943), Quaderno di traduzioni (1948).

Nel 1948 si trasferisce a Milano ove è collaboratore del Corriere della Sera. Nel 1956 pubblica La bufera e altro e Farfalla di Dinard seguiti da Xénia e Auto da fè del 1966, Fuori di casa (1969), Satura (1971), Diario del ’71 e del ’72 (1973), Sulla poesia (1976), Altri versi (1980).

Consegue tre lauree ad honorem (Milano 1961, Cambridge 1967 e Roma 1974); è nominato senatore a vita nel 1967 ed ottiene il Premio Nobel per la Letteratura nel 1975.

BALTHASAR BRENNENSTUHL

In un’atmosfera sospesa, il palpitare lento del tempo è dato da gocce cadenti. La composizione è contornata da tre parole omofone della poesia: scricchi, cocci e schiocchi.

BIOGRAFIA DELL'ARTISTA


 Balthasar Brennenstuhl (Zurigo, 1956)
 

Dopo aver conseguito la maturità classica a Zurigo e dopo una breve esperienza di studi in medicina e psicologia, studia presso le Scuole di Arti Applicate di Strasburgo e Zurigo (1977-1978). Dal 1979 al 1984 perfeziona le sue conoscenze in pittura, scultura, tecniche di incisione, composizione, storia e filosofia dell’arte a Parigi nello studio del maestro argentino Lucio Loubet (1927-1995).

Fino al 1990 vive e lavora a Parigi come pittore e incisore con brevi permanenze a Zurigo ove restaura affreschi. Dalla seconda metà degli anni ’80 intensifica la ricerca nel campo della scultura.

Nel 1988 soggiorna negli Stati Uniti (New York e Santa Fe) dove crea sculture in metallo e realizza una nuova serie di dipinti. Nel 1990 si trasferisce da Parigi nella campagna astigiana scoprendo nuovi materiali: pezzi di attrezzi agricoli e le resine che gli consentono di arricchire le sue sculture di accenti cromatici.

Nel 2004 si trasferisce nell’alessandrino, a Ovada, in un ex biscottificio e collabora con un’associazione culturale fino al 2005. Parallelamente sviluppa un’attività musicale che inserisce come nuovo elemento nelle sue mostre. Dal 2006 si trasferisce nella campagna alessandrina (Rocca Grimalda) dove tuttora vive e lavora.

Dal 1991 il suo lavoro è stato presentato in numerose mostre collettive e personali in Italia, Svizzera, Francia, Spagna,
Germania e negli Stati Uniti. Attualmente abita in Saint Madrier sur Mer, Francia