JOHN KEATS


On the grasshopper and cricket

The poetry of hearth is neverdead:

When all the birds are faint with the hot sun,

And hide in cooling trees, a voice will run

From hedge to hedge about the new-mown mead;

That is the Grasshopper’s – he takes the lead

In summer luxury, -he has never done

With his delights; for when tired out with fun

He rests at ease beneath some pleasant weed.

The poetry of hearth is ceasing never:

On a lone winter evening, when the frost

Has wrought a silence, from the stove there shrills

The Cricket’s song, in warmth increasing ever,

And seems to one in drowsiness half lost,

The Grasshopper’s among some grassy hills.

 

Il grillo dei campi e il grillo del focolare

Mai la terrestre poesia non muore./Quando tutti gli uccelli al solleone/vengono meno e stan nascosti in mezzo/la frescura degli alberi, una voce/corre di siepe in siepe intorno al prato/su cui appena passò rasa la falce:/è del grillo dei campi, il capintesta/nel tripudio d’estate, mai godere/non cessa, perché quando a giuochi è stanco/posa con agio sotto una grata erba./Fine non ha la poesia terrestre./D’inverno, in una sera solitaria,/quando il silenzio è opera del gelo,/strepe fuor della stufa il suon del grillo/del focolare che col caldo sempre/viene crescendo, e a uno che smarrito/a mezzo sta fra sonno e veglia, il canto/par del grillo dei campi ai colli erbosi.

Biografia del poeta

John Keats (Londra 1795-Roma 1821)

Tra i maggiori rappresentanti del romanticismo inglese, nacque da un’umile famiglia e perse precocemente i genitori. Il tutore lo inviò come apprendista presso un chirurgo, ma Keats si impegnò soprattutto nell’acquisizione di un’approfondita cultura letteraria,  dedicandosi alla poesia. Lo incoraggiò il poeta Leigh Hunt, che gli fece conoscere Shelley e lo aiutò a pubblicare la prima raccolta di Poesie (1817). Dopo la morte del fratello per tubercolosi (la stessa malattia che uccise la madre) si trasferì ad Hampstead ove scrisse in rapida successione gran parte dei suoi componimenti più significativi, tra cui le più celebri Odi.

L’insorgere della malattia familiare nel febbraio del 1820 lo spinse a partire nello stesso anno per l’Italia per arrestare il male. Ma neppure il clima di Roma e Napoli valse a bloccare la malattia: si spense nella sua abitazione di piazza di Spagna a soli 26 anni.

Sulla sua tomba, nel Cimitero romano degli Inglesi fu inciso l’epitaffio da lui stesso dettato:

Qui giace uno il cui nome fu scritto sull’acqua

VINCENZO DE FILIPPIS

La composizione vede sul lato sinistro l’immagine del sole che con i suoi raggi illumina un paesaggio su cui campeggia il ramo di un albero e due uccellini; sul lato destro un grosso grillo è posato su un verde prato. 

biografia dell'artista


Vincenzo de Filippis (Grottaglie (Ta) 1935  - Grottaglie 2020)

Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte Ceramica di Grottaglie, si trasferisce a Napoli per frequentare l’Istituto d’Arte e conclude gli studi presso il Magistero Artistico (sezione scultura). Dal 1956 insegna ‘Modellato’ presso l’Istituto d’Arte di Grottaglie; dal 1975 al 1986 è preside dell’Istituto d’Arte di Potenza e dal 1986 al 1997 di quello di Grottaglie.

Ha esposto in Italia e all’estero in mostre personali e collettive. Ha illustrato numerose copertine di libri. Nel 1992 ha esposto i suoi libri d’arte al Museum of Modern Art  di New York ed è inserito nel catalogo The artist and the book in twentieth century –italy a cura di Ralph Jentsch. È presente nel catalogo de I libri d’artista italiani del Novecento (Ed.Allemandi, Torino).