GIACOMO LEOPARDI


Sempre caro mi fu quest’ermo colle,

e questa siepe, che da tanta parte

dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.

Ma sedendo e mirando, interminati

spazi di là da quella, e sovrumani

silenzi, e profondissima quiete

io nel pensier mi fingo; ove per poco

il cor non si spaura. E come il vento

odo stormir tra queste piante, io quello

infinito silenzio a questa voce

vo comparando: e mi sovvien l’eterno,

e le morti stagioni, e la presente

e viva, e il suon di lei. Così tra questa

immensità s’annega il pensier mio:

e il naufragar m’è dolce in questo mare.

Biografia del poeta

 Giacomo Leopardi (Recanati 1798-Napoli 1837)
 

Nasce in una famiglia della nobiltà marchigiana, figlio del conte Monaldo e della marchesa Adelaide Antici. Bambino precoce, mostra da subito la sua fantasia e la sua curiosità per l’erudizione umanistica, filosofica e scientifica. In questa sua prima fase di studi conosce perfettamente il latino, il francese e il greco e studia l’ebraico, l’inglese e lo spagnolo. Dopo un breve soggiorno a Roma dallo zio Carlo Antici resta a Recanati fino al 1825.

Successivamente comincia per il poeta un periodo di vita attiva tra Milano, Bologna, Firenze e Pisa. A Firenze incontra Capponi, Poerio, Gioberti, Tommaseo, Manzoni e Stendhal. Resta a Firenze fino al 1833 grazie alla fraterna amicizia di Antonio Ranieri con il quale si sposta, negli ultimi anni di vita, a Napoli dove troverà la morte a seguito di un attacco d’asma.

La concezione dolorosamente pessimistica del reale che si va formando in Leopardi si estrinseca nello Zibaldone, un’amplissima raccolta di ragionamenti e note filosofiche, psicologiche, letterarie, messa insieme tra il 1817 ed il 1832.

La raccolta delle sue poesie, scritte tra il 1819 fino all’anno della morte e che lo rendono uno dei più grandi poeti universali, confluiscono nei Canti. Pubblicati una prima volta nel 1831, vengono corretti ed accresciuti nell’edizione del 1835, per giungere all’edizione definitiva fiorentina postuma a cura dell’amico Antonio Ranieri. 

SUSANA GUTIERREZ

Un grande simbolo dell’infinito ed una linea d’orizzonte occupano lo spazio principale della composizione. Tutt’intorno l’opera è frammentata in un caleidoscopico gioco di colori, rappresentazione -come in una sorta di rifrazione- della poliedricità della realtà soggetta ad infinite interpretazioni. 


biografia dell'artista


Susana Gutierrez Mar de Plata (Argentina)

Vincitrice dell’XI edizione della borsa di studio ‘Joseph Stella’

Artista visiva, scultrice, scenografa e restauratrice. . Ha realizzato 21 mostre personali e più di 150 collettive in Argentina, Uruguay e Bolivia. Ha ricevuto 15 premi regionali e comunali.
Ha firmato importanti scenografie teatrali e cinematografiche argentine.

Si è dedicata, inoltre, alla gestione culturale in diverse istituzioni pubbliche e private e
all'insegnamento all'Accademia di Arti Visive e Ceramica.
Vive e lavora a S. Luis-Argentina.